Verso la realizzazione di una casa autonoma
da fonti di energia fossile

Essere ecosostenibili ed energeticamente autonomi significa ricercare soluzioni in grado di minimizzare l’impatto ambientale ed economico nella gestione energetica efficiente.

Una casa è detta “autosufficiente” se non ha bisogno di fonti esterne di energia (gas ed elettricità) per soddisfare il suo fabbisogno. Questo significa che la nostra abitazione deve essere in grado di autoprodurre l’energia necessaria. Una casa autonoma (o quasi) produce l’energia che le serve solo da fonti rinnovabili (solare, eolico, geotermico, aria...) installate nella sua abitazione, utilizzando quella della rete solo in casi eccezionali.

L’utilizzo del solo fotovoltaico, anche se accompagnato da accumulo, non porta facilmente alla totale autonomia.

Solo l’associazione di varie fonti energetiche (intermittenti – es fotovoltaico, solare termico, eolico- e continuo (geotermico) con l’aiuto di accumuli, può assicurare questo risultato e RED è specialista in tutti i settori delle energie rinnovabili.

Illustrazione geotermia + fotovoltaico

Esempio di casa autonoma

L’immobile è un’abitazione residenziale situata nella provincia di Padova. È stato costruito nel 2010 ed è in classe C. E’ dotato di impianto elettrico e sistema di riscaldamento con caldaia e pannelli radianti a pavimento.

Un accurato sopralluogo è stato effettuato per valutare le possibili soluzioni, ovvero installare un campo geotermico di sonde con pompa di calore geotermica, un impianto fotovoltaico, un impianto solare termico, sistemi di accumulo termico ed elettrico e un impianto di ventilazione meccanica controllata

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Analisi di
prefattiibilità

Una successiva analisi di prefattibilità ha fornito il fabbisogno estivo e invernale necessari all’edificio (150 m2) per il raffrescamento e il riscaldamento e l’identificazione della più opportuna pompa di calore tenendo in considerazione i terminali presenti (sistema radiante a pavimento

Progetto esecutivo

  • L’installazione di un impianto geotermico costituito da 220 m di sonde (in questo caso coassiali a infissione in quanto il terreno era idoneo e il giardino non molto grande per operare) che forniscono una potenza di 7,7 kW utili alla pompa di calore
  • L’installazione di un sistema fotovoltaico da 8.3 kWp (kW di picco) associato a un accumulo di energia di 20 kWh per lo stoccaggio di energia in surplus durante la produzione da parte dei pannelli fotovoltaici, fornisce energia elettrica alla pompa di calore e altri usi domestici (luce, elettrodomestici, ventilazione meccanica, ecc.)
  • L’installazione di un impianto solare termico di 4,5 m2 per la produzione di acqua calda sanitaria con accumulo di 300 litri di acqua.
  • L’installazione di una pompa di calore geotermica valutata per il fabbisogno invernale, estivo e acqua calda sanitaria di una potenza di 10,4 kW
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Conclusioni

Dopo aver effettuato tali installazioni la casa risulta praticamente autonoma e i sistemi di energia alternativa coprono tutte le esigenze interne. Il gas è stato slacciato alla rete, l’elettricità è stata mantenuta allacciata come sistema di emergenza in particolari condizioni climatiche.

E’ stato installato un sistema di controllo e monitoraggio del consumo energetico in tempo reale che permette all’utente di seguire i consumi e gestire quotidianamente e autonomamente il funzionamento della casa.